INFORMATIVA SULLA SOSTENIBILITÀ “ATHORA STRATEGIA ESG”

Informazioni richieste ai sensi dell’art 10 del Regolamento Delegato 2019/2088

Data di pubblicazione 01/03/2023

Sintesi

Il Fondo Interno “Athora Strategia ESG” (di seguito “il Fondo Interno”) di Athora Italia S.p.A. (di seguito la “Compagnia”) non ha un obiettivo di investimento sostenibile.

Il Fondo Interno promuove caratteristiche ambientali o sociali o una combinazione di esse, e – pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile – ha una quota minima del 3% di investimenti sostenibili sull’intero portafoglio.

Tali investimenti sostenibili possono avere:

  • obiettivi ambientali (gli obiettivi ambientali non comprendono attività economiche considerate ecosostenibili conformemente alla Tassonomia dell’UE);
  • obiettivi sociali.

Nell’ambito della quota di investimenti sostenibili, la quota minima di investimenti con obiettivo sociale o ambientale è variabile.

La Compagnia seleziona fondi o ETF individuati da provider che, a loro volta, selezionano investimenti sostenibili a condizione che investano in attività economiche che contribuiscono ad un obiettivo ambientale o sociale, verificato tramite il superamento di test quantitativi e qualitativi.

Il Fondo Interno si configura come un prodotto finanziario che promuove, tra le altre, coerentemente con la propria strategia di investimento, caratteristiche ambientali o sociali o una combinazione di esse, investendo inoltre in imprese che rispettano prassi di buona governance. Il Fondo Interno investe in fondi comuni o Exchange Traded Fund (di seguito “ETF”) come di seguito illustrato:

  • per i fondi comuni e/o ETF che assumono esclusivamente un rischio sovrano, viene verificato che il rating ESG fornito da provider indipendenti e specializzati, sia pari o superiore a “BBB”;
  • per la parte restante:
    • almeno l’80% viene investito in fondi comuni e/o ETF che perseguono obiettivi di investimento sostenibile o promuovono caratteristiche ambientali o sociali (ossia allineati rispettivamente all’art 9 o all’art 8 del Regolamento UE 2019/2088 – di seguito “Regolamento SFDR” o “SFDR”). In particolare, su questa componente, il Fondo Interno effettua investimenti sostenibili almeno nella misura del 10%;
    • la restante quota, pari al massimo al 20% contribuisce a realizzare alcuni obiettivi di gestione e di contenere il rischio di portafoglio. All’interno di questa categoria possono essere ricompresi i) attivi finanziari diretti non allineati con la caratteristica ambientale e/o sociale promossa dal prodotto finanziario; ii) attivi finanziari indiretti classificati ai sensi dell’art 6 del Regolamento SFDR.

Il Fondo Interno adotta uno stile di gestione attivo che permette di cogliere le opportunità legate all’evoluzione dei mercati azionari e obbligazionari. La ripartizione tra queste due classi di attività è discrezionale e dipende dalla valutazione effettuata dal gestore. La composizione del portafoglio può variare nel tempo allo scopo di realizzare l’obiettivo di gestione e di contenere il rischio di portafoglio.

Allo stesso modo, possono variare le percentuali di investimento in titoli sovrani e in titoli diversi da questi ultimi, mantenendo però invariato il limite del 3% complessivo di investimento sostenibile rispetto al portafoglio del Fondo Interno.

Il rispetto delle caratteristiche promosse dal Fondo Interno è rappresentato dal rispetto delle soglie di investimento in titoli classificati ai sensi dell’art 8 o 9 SFDR e in investimenti sostenibili, monitorate trimestralmente. In ogni caso, la Compagnia monitora nel continuo che la percentuale di investimenti sostenibili sull’intero portafoglio sia almeno pari al 3% del totale.

Le pratiche di buona governance vengono valutate sulla base di un indicatore composito che per ognuno dei fattori inerenti alla buona governance (strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali) identifica eventuali controversie in corso e le valuta in base alla rilevanza della tematica.

Il controllo di buona governance non viene applicato ai titoli governativi, poiché non rientranti nel novero della definizione di “imprese beneficiarie degli investimenti”.

Il rispetto delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal Fondo Interno viene garantito, quindi, tramite i seguenti controlli:

  • verifica della buona governance delle imprese emittenti / beneficiarie degli investimenti, su tutto il portafoglio azionario/obbligazionario per i titoli non sovereign;
  • screening a livello settoriale (ad esempio settore del tabacco o imprese coinvolte nella fabbricazione o nella vendita di armi controverse, in linea con quanto previsto dai Trattati Internazionali);
  • screening a livello reputazionale (considerando eventuali violazioni commesse o sanzioni comminate all’emittente, nonchè l’adesione e il rispetto dei principali Trattati e Convenzioni Internazionali);
  • verifica che almeno l’80 % della quota investita in fondi comuni e/o ETF non esposti esclusivamente a rischio sovrano, siano classificati come allineati all’art 8 o 9 del Regolamento SFDR e che almeno il 10% di questa porzione del portafoglio sia costituito da investimenti sostenibili;
  • verifica che il 3% del portafoglio complessivo del Fondo Interno sia costituito da investimenti sostenibili.

I dati necessari per l’analisi degli investimenti sono acquisiti tramite le valutazioni elaborate da provider indipendenti e specializzati e la documentazione resa disponibile dalle case terze di gestione di fondi e/o ETF, periodicamente monitorati al fine di cogliere le informazioni più aggiornate relative ai fattori ESG e garantire il rispetto della strategia di investimento; non c’è tuttavia garanzia che tali metodologie riusciranno a cogliere tutte le informazioni rilevanti.

I presidi a garanzia della strategia di investimento si inseriscono nel più ampio contesto del Sistema dei Controlli Interni della Compagnia volto ad assicurare la conformità alla normativa nonché la gestione dei rischi, compresi anche quelli di sostenibilità.

Le politiche di impegno non fanno parte delle strategie di investimento adottate dalla Compagnia.

Per maggiori informazioni si veda il dettaglio delle seguenti sezioni.

Nessun obiettivo di investimento sostenibile

Il Fondo Interno “Athora Strategia ESG” (di seguito “Fondo Interno”) non ha un obiettivo di investimento sostenibile.

Il Fondo Interno promuove caratteristiche ambientali o sociali o una combinazione di esse, e pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile ha una quota minima del 3% di investimenti sostenibili sull’intero portafoglio. La quota minima di investimenti sostenibili può avere sia obiettivi sociali sia obiettivi ambientali in attività economiche che non sono considerate ecosostenibili conformemente alla Tassonomia dell’UE.

Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario

Il Fondo Interno si configura come un prodotto finanziario che promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali o una combinazione di esse, investendo inoltre in imprese che rispettano prassi di buona governance. Il Fondo interno investe in fondi comuni o Exchange Traded Fund (di seguito “ETF”) come di seguito illustrato:

  • per i fondi comuni e/o ETF che assumono esclusivamente un rischio sovrano, viene verificato che il rating ESG fornito da provider indipendenti e specializzati, sia pari o superiore a “BBB”;
  • per la parte restante, almeno l’80% viene investito in fondi comuni e/o ETF che perseguono obiettivi di investimento sostenibile o promuovono caratteristiche ambientali o sociali (ossia allineati rispettivamente all’art 9 o all’art 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 – di seguito “Regolamento SFDR” o “SFDR”). In particolare, su questa componente, il Fondo Interno effettua investimenti sostenibili almeno nella misura minima del 10%.

Non trattandosi di un Fondo tematico, il Fondo promuove più caratteristiche ambientali o sociali. Il rispetto delle caratteristiche così promosse dal Fondo Interno è rappresentato dal rispetto delle soglie di investimento in titoli classificati ai sensi dell’art 8 o 9 SFDR e in investimenti sostenibili (cfr. sezione “Quota degli investimenti”). In ogni caso, la Compagnia monitora che la percentuale di investimenti sostenibili sull’intero portafoglio sia almeno pari al 3% del totale.

La Compagnia si riserva all’interno di tali investimenti la possibilità di disporre liberamente dell’asset allocation complessiva del Fondo Interno.

Strategia di investimento

La strategia di investimento del Fondo Interno prevede la selezione di alcune tipologie di strumenti finanziari, tra cui quote di OICR/ETF, denominate prevalentemente in euro, di tipo azionario e obbligazionario che integrano fattori di sostenibilità. La liquidità presente su depositi bancari a vista è residuale.

Le strategie di investimento volte a promuovere caratteristiche ambientali o sociali si differenziano tra la strategia adottata nella selezione dei fondi comuni o ETF – che assumono esclusivamente un’esposizione verso Stati sovrani – e la strategia adottata nella selezione dei fondi o ETF per la porzione restante del patrimonio del Fondo Interno.

Di seguito vengono riportati i criteri di dettaglio:

  • per i fondi comuni e/o ETF che assumono esclusivamente un rischio sovrano, viene verificato che il rating ESG fornito da provider indipendenti e specializzati, sia pari o superiore a “BBB”;
  • per la parte restante, almeno l’80% viene investito in fondi comuni e/o ETF che perseguono obiettivi di investimento sostenibile o promuovono caratteristiche ambientali o sociali (ossia allineati rispettivamente all’art. 9 o all’art. 8 del Regolamento SFDR). In particolare, su questa componente, il Fondo Interno effettua investimenti sostenibili almeno nella misura minima del 10%.

Il Fondo Interno adotta uno stile di gestione attivo che permette di cogliere le opportunità legate all’evoluzione dei mercati azionari e obbligazionari. La ripartizione tra queste due classi di attività è discrezionale e dipende dalla valutazione effettuata dal gestore. La composizione del portafoglio può variare nel tempo allo scopo di realizzare l’obiettivo di gestione e di contenere il rischio di portafoglio.

Allo stesso modo, possono variare le percentuali di investimento in titoli sovrani e in titoli diversi da questi ultimi, mantenendo però invariato il limite del 3% complessivo di investimento sostenibile rispetto al portafoglio del Fondo Interno.

Inoltre, le pratiche di buona governance vengono valutate sulla base di un indicatore composito che per ognuno dei fattori inerenti alla buona governance (strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali) identifica eventuali controversie in corso e le valuta in base alla rilevanza della tematica.

In merito ai titoli governativi, non viene effettuato alcun controllo poiché non rientranti nel novero della definizione di “imprese beneficiarie degli investimenti”.

Quota degli investimenti

Il prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, ha una quota minima del 3 % di investimenti sostenibili.

Le strategie di investimento volte a promuovere caratteristiche ambientali o sociali si differenziano secondo i criteri riportati di seguito:

  • per i fondi comuni e/o ETF che assumono esclusivamente un rischio sovrano, viene verificato che il rating ESG fornito da provider indipendenti e specializzati, sia pari o superiore a “BBB”;
  • per la parte restante:
    • almeno l’80% viene investito in fondi comuni e/o ETF che perseguono obiettivi di investimento sostenibile o promuovono caratteristiche ambientali o sociali (ossia allineati rispettivamente all’art. 9 o all’art. 8 del Regolamento SFDR). In particolare, su questa componente, il Fondo Interno effettua investimenti sostenibili almeno nella misura del 10%;
    • la restante quota pari al massimo al 20% contribuisce a realizzare alcuni obiettivi di gestione e di contenere il rischio di portafoglio. All’interno di questa categoria possono essere ricompresi i) attivi finanziari diretti non allineati con la caratteristica ambientale e/o sociale promossa dal prodotto finanziario; ii) attivi finanziari indiretti classificati ai sensi dell’art 6 del Regolamento SFDR.

Dal momento che il Fondo Interno adotta uno stile di gestione attivo che permette di cogliere le opportunità legate all’evoluzione dei mercati, la ripartizione tra titoli azionari e obbligazionari, sovrani o diversi, è discrezionale e dipende dalla valutazione effettuata dal gestore. Di conseguenza, la composizione del portafoglio può variare nel tempo allo scopo di realizzare l’obiettivo di gestione e di contenere il rischio di portafoglio.

In ogni caso, resta invariato il limite del 3% di investimento sostenibile rispetto al portafoglio complessivo.

Gli investimenti sostenibili considerati dal presente Fondo Interno possono avere:

  • obiettivi ambientali (gli obiettivi ambientali non comprendono attività economiche considerate ecosostenibili conformemente alla Tassonomia dell’UE);
  • obiettivi sociali.

Nell’ambito della quota di investimenti sostenibili, la quota minima di investimenti con obiettivo sociale o ambientale è variabile.

La Compagnia seleziona fondi o ETF individuati da provider che, a loro volta, selezionano investimenti sostenibili a condizione che investano in attività economiche che contribuiscono ad un obiettivo ambientale o sociale, verificato tramite il superamento di test quantitativi e qualitativi.

Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali

Il rispetto delle caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal Fondo Interno è verificato tramite il monitoraggio delle soglie di investimento in titoli classificati ai sensi dell’art 8 o 9 SFDR e in investimenti sostenibili. In ogni caso, la Compagnia monitora che la percentuale di investimenti sostenibili sull’intero portafoglio sia almeno pari al 3% del totale. La Compagnia effettua un monitoraggio trimestrale al fine di:

  • verificare che i titoli presenti nel Fondo Interno mantengano i requisiti per cui sono stati selezionati, garantendo il rispetto della strategia di investimento;
  • in presenza di titoli che non rispettano i requisiti iniziali, valutare le azioni più appropriate per garantire il rispetto della strategia di investimento.

La Compagnia da evidenza della misura in cui le caratteristiche ambientali o sociali sono conseguite dal Fondo Interno “Athora Strategia ESG” all’interno dell’informativa allegata al Documento Unico di Rendicontazione (DUR) del prodotto finanziario assicurativo, di cui il Fondo Interno costituisce un’opzione di investimento.

Metodologie

Il rispetto delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal Fondo Interno viene garantito tramite i seguenti controlli:

  • verifica della buona governance delle imprese emittenti / beneficiarie degli investimenti, su tutto il portafoglio azionario/obbligazionario per i titoli non sovereign;
  • screening a livello settoriale (ad esempio settore del tabacco o imprese coinvolte nella fabbricazione o nella vendita di armi controverse, in linea con quanto previsto dai Trattati Internazionali);
  • screening a livello reputazionale (considerando eventuali violazioni commesse o sanzioni comminate all’emittente, nonchè l’adesione e il rispetto dei principali Trattati e Convenzioni Internazionali);
  • verifica che almeno l’80 % della quota investita in fondi comuni e/o ETF non esposti esclusivamente a rischio sovrano, siano classificati come allineati all’art 8 o 9 del Regolamento SFDR e che almeno il 10% di questa porzione del portafoglio sia costituito da investimenti sostenibili;
  • verifica che il 3% del portafoglio complessivo del Fondo Interno sia costituito da investimenti sostenibili.

Fonti e trattamento dei dati

I dati necessari per l’analisi degli investimenti sono acquisiti tramite le valutazioni elaborate da provider indipendenti e specializzati e la documentazione resa disponibile dalle case terze di gestione di fondi ed ETF. Vengono principalmente utilizzati:

  • i Tracciati EET (“European ESG Template”, ossia “Formato Europeo ESG”) con riferimento agli OICR sottostanti al Fondo Interno “Athora Strategia ESG”. Tali tracciati sono documenti standardizzati attraverso i quali le società di gestione degli OICR forniscono le fondamentali informazioni sulla classificazione e sulle caratteristiche di sostenibilità di questi;
  • controlli e valutazioni effettuati da società di gestione degli ETF;
  • ulteriori dati sono reperiti da Agenzie di rating ESG che ricorrono all’utilizzo di dati forniti direttamente dagli emittenti o di dati pubblici.

La Compagnia non apporta alcuna modifica ai dati ricevuti non avendo la possibilità di recuperare direttamente eventuali dati mancanti o correggere autonomamente eventuali anomalie.

Limitazioni delle metodologie e dei dati

La Compagnia utilizza dati forniti da terzi (provider di informazioni, agenzie di rating, case di gestione di OICR/ETF…) periodicamente monitorati al fine di cogliere le informazioni più aggiornate relative ai fattori ESG e garantire il rispetto della strategia di investimento; non c’è tuttavia garanzia che tali metodologie riusciranno a cogliere tutte le informazioni rilevanti.

La Compagnia si riserva la possibilità di cambiare i fornitori di dati in qualsiasi momento e a propria discrezione, il che potrebbe comportare modifiche e quindi limitazioni all’utilizzo dei dati.

Dovuta diligenza

La Compagnia si impegna ad effettuare la dovuta diligenza sulle strategie di investimento effettuando controlli periodici volti a monitorare costantemente e assicurare il rispetto degli impegni assunti in fase di costituzione del Fondo Interno. Tali presidi si inseriscono nel più amplio contesto del Sistema dei Controlli Interni della Compagnia volto ad assicurare la conformità alla normativa nonché la gestione dei rischi, compresi anche quelli di sostenibilità.

Politiche di impegno

La Direttiva (UE) 2017/828 (Shareholder Rights Directive II, cd. “SHRD II” – incoraggiamento dell’impegno a lungo termine degli azionisti) e la relativa norma di attuazione in Italia (D. Lgs. n. 49/2019 che modifica il D. Lgs. n. 58/1998, nel seguito “Testo unico della Finanza”, introducendo gli articoli 124-quater e ss.) stabiliscono che gli “investitori istituzionali” e i “gestori di attivi” adottino e comunichino una politica che descriva le modalità con cui integrano l’impegno in qualità di azionisti nella loro strategia di investimento e comunichino la strategia d’investimento azionario e le informazioni sugli accordi con i gestori di attivi.

Premesso che l’art. 124-quater, comma 2 (Definizioni e ambito applicativo) del Testo Unico della Finanza statuisce che “Le disposizioni previste nella presente sezione si applicano agli investitori istituzionali e ai gestori di attivi che investono in società con azioni ammesse alla negoziazione in un mercato regolamentato italiano o di un altro Stato membro dell’Unione europea”, disposizione ripresa anche dal Regolamento IVASS n. 46/2020, la Compagnia non ha adottato una Politica di Impegno, né comunicato la strategia d’investimento azionario e le informazioni sugli accordi con i gestori di attivi in quanto, in osservanza con la Politica sugli Investimenti, non detiene direttamente investimenti azionari quotati.

Coerentemente a quanto esposto, le politiche di impegno non fanno parte delle strategie di investimento adottate dalla Compagnia.

Le informazioni sono allineate all’ultima versione della documentazione precontrattuale.