Pianificazione successoria: uno strumento per proteggere il futuro dei tuoi cari

Nonostante in Italia la cultura del passaggio generazionale sia meno diffusa rispetto ad altri Paesi, la pianificazione successoria si configura come uno strumento fondamentale e strategico per garantire una gestione ottimale e senza intoppi del trasferimento dei propri beni. Pianificare con anticipo permette di tutelare gli interessi degli eredi e dei beneficiari, riducendo potenziali conflitti familiari e assicurando che le proprie volontà vengano rispettate. Così, si può organizzare in modo consapevole la distribuzione del patrimonio, evitando incertezze o possibili complicazioni legali nel momento del passaggio. In definitiva, una pianificazione successoria ben strutturata non solo facilita la successione, ma preserva anche l’equilibrio familiare e favorisce la sicurezza economica per le generazioni future.

In questo articolo vedremo meglio di cosa si tratta, in che modo avviene e attraverso quali strumenti.

Cos’è la pianificazione successoria?

La pianificazione successoria è un percorso attraverso il quale si gestisce il proprio patrimonio e si stabilisce la sua trasmissione agli eredi, programmando in anticipo il suo passaggio alle persone designate.

Prima di capire gli obiettivi della pianificazione successoria, facciamo una breve panoramica su come funziona la successione in Italia. Anticipiamo che si tratta di un argomento complesso e articolato, che, in questa sede, accenneremo solo sinteticamente.

Alla morte di una persona, si avvia il processo di successione ereditaria, durante il quale il patrimonio del defunto (definito de cuius) viene trasferito agli eredi. Questo processo segna il momento in cui i suoi beni, diritti e obblighi passano ai successori. Il processo di successione può avvenire in due modalità: legittima, quindi regolata dalla legge, o testamentaria, dunque secondo la volontà del defunto. Entro un anno dalla morte, va presentata la dichiarazione di successione, documento in cui viene indicato l’intero asse ereditario.

Molte persone trascurano l’importanza della pianificazione successoria, senza rendersi conto che, in assenza di una chiara organizzazione del passaggio dei beni, potrebbero sorgere difficoltà tra gli eredi. Ad esempio, senza un testamento preciso, questi ultimi potrebbero interpretare in modo diverso le disposizioni del defunto, dando origine a conflitti che finiscono per minare i rapporti familiari.

Inoltre, l’assenza di una pianificazione chiara e trasparente può alimentare il rischio di controversie legali. Senza indicazioni precise e ufficiali, infatti, gli eredi potrebbero trovarsi a dover affrontare lunghe e complesse battaglie legali per stabilire chi ha diritto a cosa, con conseguenti oneri finanziari e complicazioni emotive. Pertanto, una pianificazione successoria accurata e ben strutturata non solo aiuta a prevenire queste problematiche, ma offre anche maggiore serenità e certezza sia ai familiari che ai beneficiari del patrimonio.

Pianificazione successoria: perché è importante e quali sono i suoi obiettivi

La pianificazione successoria, dunque, svolge un ruolo cruciale nel garantire una più serena trasmissione patrimoniale. Ci sono molte ragioni che possono portare a pianificare anticipatamente il trasferimento del proprio patrimonio ai familiari e ai propri cari. Ecco le principali:

  • avere la possibilità di decidere a chi destinare i propri averi: in questo modo, la persona ha la possibilità di stabilire in anticipo a chi destinare il suo patrimonio;
  • tutelare i propri cari: questo processo garantisce la sicurezza economica dei familiari e delle persone care, oltre a proteggerli da possibili controversie legali;
  • gestire con maggior efficienza l’aspetto fiscale: la pianificazione successoria permette di ridurre l’impatto fiscale sugli eredi.
  • evitare conflitti tra gli eredi: la pianificazione successoria può aiutare a prevenire disaccordi e litigi familiari in merito alla distribuzione dei beni, assicurando che le volontà del defunto siano chiare e rispettate.

Quali strumenti si utilizzano nella pianificazione successoria?

La pianificazione successoria avviene attraverso l’utilizzo di una serie di strumenti di natura legale e finanziaria. Ognuno di essi presenta caratteristiche e peculiarità necessarie a raggiungere gli obiettivi di cui abbiamo parlato.

I principali strumenti sono:

  • testamento
  • donazione
  • polizza vita
  • trust
  • patti di famiglia.

Ogni strumento di pianificazione successoria risponde a esigenze specifiche, per questo è fondamentale farsi affiancare da esperti che possano aiutare a scegliere l’opzione più adatta alla propria situazione.

Testamento

Il testamento, fra tutti, è probabilmente la pratica più conosciuta. Si tratta, infatti, del documento legale attraverso il quale la persona (in questo caso definita “testatore”) decide la sorte del proprio patrimonio dopo la sua morte e, conseguentemente, a chi devolvere l’eredità.

Non esiste una sola tipologia di testamento. In particolare, ci sono tre tipologie, ognuna con caratteristiche diverse:

  • Testamento olografo: scritto, datato e firmato direttamente dal testatore, rappresenta la forma più semplice, considerato che non richiede nemmeno la presenza di testimoni.
  • Testamento pubblico: viene redatto dal notaio in presenza di almeno due testimoni. Si tratta di una forma più sicura perché riduce il rischio di contestazioni.
  • Testamento segreto: scritto dal testatore e consegnato in busta chiusa al notaio, sempre alla presenza di almeno due testimoni, è una formula che combina le altre due tipologie di testamento.

Donazione in vita

Altrettanto conosciuta, la donazione è un atto con cui una persona trasferisce gratuitamente una parte del proprio patrimonio a un’altra.

Donando i propri beni in vita, si può ridurre l’importo su cui verranno calcolate le imposte di successione, alleggerendo così il carico fiscale sugli eredi. Questo avviene perché i beni donati non fanno più parte del patrimonio che verrà ereditato, ma vengono trasferiti anticipatamente, spesso consentendo un risparmio significativo in termini di imposte.

​È bene specificare che ​​la donazione in vita non può comunque ledere il diritto di quota legittima, pena l’invalidità della donazione stessa.

Polizza vita

La polizza vita può essere un altro strumento utile per la pianificazione successoria. Come abbiamo visto nell’approfondimento dedicato a ​​come funziona un’assicurazione sulla vita, si tratta di un contratto che coinvolge diverse figure:

  • Compagnia assicurativa
  • Contraente
  • Assicurato
  • Beneficiario.

Le polizze vita di risparmio e investimento vengono spesso scelte nella pianificazione finanziaria e successoria per i loro vantaggi fiscali, ma anche perché permettono di proteggere il proprio patrimonio e di farlo crescere nel tempo, designando liberamente i beneficiari a cui erogare il capitale, al termine stabilito dal contratto, anche se esterni alla ​famiglia ​​(in ogni caso rispettando la quota di patrimonio spettante agli eredi legittimi).

Il capitale investito non entra nell’asse ereditario e le somme erogate sono esenti da imposte di successione, rendendo il trasferimento più semplice e senza oneri fiscali. Inoltre, le polizze vita hanno il vantaggio di offrire liquidità immediata, utile ad esempio per coprire le spese legate alla successione ereditaria, come imposte ed eventuali debiti.

Trust

Il trust è uno strumento legale che consente di separare la proprietà di un bene dalla sua gestione. In pratica, una persona (chiamata "disponente") trasferisce la proprietà di un bene, come denaro o immobili, a un’altra persona o ente (detto "trustee") che si occupa di amministrarlo secondo le istruzioni del disponente. Il trustee deve gestire il bene nell’interesse di un altro soggetto (il "beneficiario").

Questo strumento permette di garantire che i beni siano usati in modo appropriato, senza che la proprietà effettiva venga trasferita completamente al beneficiario finché non si verificano le condizioni stabilite.

Patti di famiglia

I patti di famiglia sono accordi stipulati tra l’imprenditore e i suoi familiari per definire il passaggio dell’azienda alle generazioni future.

Questo strumento viene utilizzato principalmente per assicurare la continuità dell’impresa, evitando conflitti tra gli eredi e proteggendo il patrimonio aziendale. In questo modo, si stabiliscono in anticipo le modalità di successione, assicurando che l’impresa possa proseguire senza intoppi anche dopo il trasferimento della proprietà.

Pianificazione successoria e aspetti fiscali

La pianificazione successoria, come abbiamo detto, può aiutare a diminuire il carico fiscale sugli eredi. La successione, infatti, richiede specifici adempimenti di natura fiscale, tra cui il pagamento delle imposte di successione, quando dovute (tasse che sono state oggetto, inoltre, di una recente riforma). Le imposte di successione sono variabili e non è possibile stabilire a priori e in linea generale una spesa fissa. Per calcolare l’imposta di successione si deve determinare il netto dell’asse ereditario, sommando il valore di tutti i beni e sottraendo i debiti, se presenti. Successivamente si deve applicare la franchigia, ovvero una soglia sotto la quale l’imposta non va pagata, e che varia in base al grado di parentela con il defunto.

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Redazione Athora Italia

La nostra Redazione è composta da tecnici ed esperti nel settore delle polizze vita, figure che conoscono e studiano a fondo queste tematiche con l’obiettivo di realizzare contenuti ricchi, precisi ed esaustivi.

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