I fondi aperti sono fondi comuni di investimento che consentono agli investitori di acquistare e riscattare le quote in qualsiasi momento, al valore calcolato a fine giornata, chiamato NAV (Net Asset Value). La loro struttura flessibile e la facilità di accesso li rendono una delle forme più diffuse d’investimento collettivo.
Il patrimonio raccolto viene gestito da una Società di gestione del risparmio (Sgr), che lo investe in un portafoglio diversificato di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, strumenti monetari, ecc.), in linea con la politica d’investimento del fondo.
I fondi aperti si distinguono per tipologia (azionari, obbligazionari, bilanciati, flessibili, ecc.), livello di rischio e rendimento atteso, che varia in base alla strategia di investimento e alla composizione del portafoglio. Rispetto ai fondi chiusi, di solito presentano un rischio più moderato e una maggiore liquidità, con rendimenti generalmente più stabili.
I fondi aperti sono soggetti alla vigilanza congiunta di Banca d’Italia e Consob, che ne controllano rispettivamente gli aspetti di solidità, correttezza e trasparenza nei confronti degli investitori.