Chi si affaccia al mondo degli investimenti è importante che impari a conoscere alcuni concetti chiave del settore. Uno di questi è il capital gain. Cosa significa esattamente?
Conosciuto anche come “utile di capitale”, in generale rappresenta il guadagno che si realizza quando si vende uno strumento finanziario a un prezzo superiore a quello di acquisto.
In questo articolo approfondiremo il concetto di capital gain nelle polizze vita a contenuto finanziario, vedremo come si calcola e le relative implicazioni fiscali.
Cos’è il capital gain
Nel contesto delle polizze vita, il capital gain è inteso come la plusvalenza maturata e liquidata, sulla quale si pagano le imposte. Il concetto contrario è minusvalenza (capital loss), cioè una perdita in conto capitale.
Come si calcola il capital gain?
Parlando di capital gain nell’ambito di una polizza a contenuto finanziario, la plusvalenza si determina confrontando l’ammontare complessivo dei premi versati con il valore della polizza al momento del riscatto o della liquidazione.
Il primo passo consiste nel definire la somma dei premi versati al netto di eventuali importi già rimborsati. Se i versamenti sono stati effettuati in momenti diversi, la Compagnia tiene conto dell’importo complessivo aggiornato.
Il guadagno si ottiene come differenza tra il valore di riscatto (o la prestazione erogata) e i premi versati. Il capital gain può essere espresso anche in percentuale, rapportando il guadagno ai premi versati e moltiplicando per 100.
Come si calcola il capital gain per altri strumenti finanziari
Se si parla di strumenti finanziari in generale (come le azioni), questa plusvalenza viene calcolata confrontando l’ammontare speso per l’acquisto di uno strumento finanziario con l’importo ottenuto dalla vendita.
Il primo passo, quindi, consiste nel determinare la base di acquisto, ossia il prezzo iniziale sostenuto per l’investimento. Quando si compra un titolo in più momenti, il valore di riferimento diventa il prezzo medio delle diverse operazioni.
Il guadagno effettivo, dunque, corrisponde alla differenza tra il prezzo di vendita e la base di acquisto, al netto di commissioni e spese sostenute.
Anche in questo caso il capital gain può essere espresso in percentuale, calcolata come il rapporto tra il guadagno e la base di acquisto, moltiplicato per 100.
Qual è la tassazione prevista sul capital gain
Il capital gain è generalmente soggetto a una tassazione del 26%, aliquota che si applica alla maggior parte degli strumenti finanziari, tra cui azioni, ETF, fondi comuni di investimento.
Come si legge sul sito della Borsa Italiana, esistono però alcune eccezioni. I titoli di Stato italiani, per esempio, beneficiano di un regime fiscale più favorevole, con una tassazione ridotta al 12,5%. Aliquota applicata anche ai titoli emessi da enti pubblici locali, alle obbligazioni di organismi internazionali e ai bond di Paesi esteri inclusi nella cosiddetta white list, ossia l’elenco degli Stati che collaborano con l’Italia nello scambio di informazioni fiscali.
Nel caso delle polizze vita di risparmio e investimento – quelle a cui facciamo riferimento in questo articolo – la tassazione sui guadagni dipende sia dal periodo di validità del contratto sia dalla natura degli strumenti finanziari sottostanti. Se il portafoglio è composto da una combinazione di titoli di Stato e altri strumenti finanziari, l’imposta viene calcolata in proporzione alla loro incidenza nel portafoglio.
Quando si paga l’imposta sulla plusvalenza?
Nelle polizze vita l’imposta sulla plusvalenza si paga al momento della liquidazione della prestazione, che può avvenire in occasione di sinistro (ad esempio decesso dell’Assicurato), riscatto anticipato o alla scadenza del contratto di polizza.
Capital gain nelle polizze vita: un esempio di calcolo e tassazione
Supponiamo di aver sottoscritto una polizza vita con premio unico di 10.000 euro. Alla scadenza, il valore di riscatto è pari a 12.000 euro. Il guadagno (capital gain) sarà quindi di 2.000 euro.
Come anticipato, l’aliquota di imposta per i titoli di Stato è pari al 12,5%, mentre per altri strumenti è al 26%. Ipotizzando che gli investimenti della polizza vita siano composti per il 60% da titoli di Stato e per il restante 40% da altri strumenti finanziari, la tassazione su 2.000 euro di capital gain sarà:
- 60% titoli pubblici: (2.000 x 60% = 1.200) x 12,50% = 150 euro (quota imposta per i titoli pubblici);
- 40% altri strumenti finanziari: (2.000 x 40% = 800) x 26% = 208 euro (quota imposta per altri strumenti finanziari).
Il totale dell’imposta da pagare è pari a 358 euro.
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